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Restauro di un'Antica Scuderia: Un Impegno Culturale Locale

L'edificio della scuderia, proposto come bene culturale di interesse locale, ha affrontato un complesso intervento di restauro per preservarne l'importanza storica. Nonostante i vincoli architettonici imposti, è stato necessario intraprendere lavori invasivi, guidati con maestria dal nostro team.

 

L'intervento di risanamento ha riguardato un'ampia superficie di oltre 410 m2, caratterizzata da una notevole pendenza, raggiungendo persino l'80%. Il focus principale è stato il ripristino della carpenteria, implementando un pacchetto termico avanzato che offre isolamento ottimale sia nelle stagioni estive che invernali, con uno strato di fibra di legno di 22 mm + 180 mm.

 

Dettagli tecnici come una rete metallica anti-roditori e una copertura con tegole tradizionali Marsigliesi sono stati attentamente incorporati per garantire la durabilità nel tempo.

 

Il Capo Progetto Elio Gianettoni, insieme al Capo Squadra Marko Leovac e agli instancabili carpentieri Enrico Medina, Ema Bruja, Ivo Rutari, Ramon Bachmann e Brian Taglio, hanno affrontato con dedizione questo complesso processo di restauro.

 

Durante il progetto, è stato prestato particolare attenzione ai materiali utilizzati, preservando e ripristinando elementi architettonici originali. Questo impegno è motivato dalla volontà di conservare il patrimonio locale, contribuendo alla ricchezza culturale della comunità.

 

 

La narrazione del restauro della Villa Rossella, un altro edificio storico protetto a Nord dell'antica scuderia, rivela un impegno meticoloso e appassionato per la conservazione dell'edificio. L'attenzione principale è stata dedicata al rinnovo e all'innalzamento della struttura del tetto, introducendo elementi moderni come abbaini, finestre da tetto, vano lift e plafonature interne. La scelta di una copertura mobile ha garantito la continuità dei lavori indipendentemente dalle condizioni meteorologiche.

 

Il restauro delle sporgenze di gronda è stato eseguito con il recupero e il risanamento delle mensole curve e una particolare sagomatura delle nuove teste. Il coinvolgimento diretto del Capo Progetto Elio Gianettoni, Benjamin Grütter, del Capo Squadra Enea A Marca, Marko Leovac e dei carpentieri Enrico Medina, Stepan Bruzham, Aris Dedini sottolinea l'importanza di un team appassionato nel garantire il successo di questo complesso restauro.

 

La dedizione alla cura di ogni singolo dettaglio emerge come elemento fondamentale nel processo di recupero dell'edificio, indicando un rispetto profondo per la sua storia e una volontà di preservarne l'autenticità.

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